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PLATANO

Ciao, puoi chiamarmi PLATANO, anche se i botanici mi chiamano Platanus acerifolia.

I miei genitori sono Platanus orientalis, originario dell’Iran e Platanus occidentalis, dell’America. Si sono conosciuti, sembra, nell’orto botanico di Oxford circa a metà del 1600. Fu amore a prima vista e da quell’incontro spontaneo sono nato io, il Platano Comune.

E tu lo sai che origine hanno i tuoi genitori?

MI RICONOSCI subito perché ho un tronco enorme e massiccio, rami grossi e possenti, foglie verdi larghe e grandi. 

La mia corteccia è liscia e setosa e si presenta maculata (cioè a macchie). Le vedi?

Inizialmente la corteccia è liscia, di colore bianco verdastro, macchiata da placche di colore grigio/marrone, che si staccano quando il fusto accresce le sue dimensioni. Cresco e il vestito diventa stretto… proprio come te!

Le placche vecchie pian piano si staccano, lasciando scoperta la nuova scorza del tronco. Un po’ come succede ai serpenti, che perdono la pelle quando è vecchia.

Da giovane il mio fusto è ben dritto. Poi, crescendo, appaiono numerosi nodi, e Il tronco principale si divide presto in grandi branche secondarie, che si accrescono lentamente mostrando con il tempo alla base dei robusti contrafforti, simili a muscoli, per sostenere il peso. Riesci a vederli?

Le mie foglie sono grandi e lobate,  con bordi seghettati, leggermente opache nella parte inferiore. Sono simili a quelle degli aceri, che è anche il motivo per cui mi chiamo così.

IN PRIMAVERA E IN ESTATE la mia chioma non troppo compatta, ampia e lussureggiante, dà un bel colore verde intenso. Tra aprile e maggio appaiono i miei fiori. Hanno la forma di piccole sfere con dei peduncoli: quelli di genere maschile sono di colore giallo chiaro, quelli femminili appaiono rosso/aranciati.

I miei frutti assomigliano a delle piccole palle dalla consistenza compatta, che sui rami pendono verso il basso. Sono di color marrone, simile al ruggine, dalla consistenza vellutata, con dei peli. Rimangono sulla pianta per tutto l’autunno e l’inverno, fino a quando verso la fine della stagione fredda iniziano a sfaldarsi in numerosi piccoli frutti, color ruggine, molto leggeri e dalla superficie vellutata, che il vento porta lontano.

IN AUTUNNO le mie foglie passano dal verde all’oro, per poi arrivare all’ arancio-marrone, prima di cadere e lasciarmi nudo.

IN INVERNO il tronco e i rami disegnano geometrie incredibili nella livida luce invernale.

Ti piace disegnare? Perché non vieni a trovarmi con un album e una matita così ti faccio da modello?

SONO UN ALBERO MAESTOSO E SOCIEVOLE perché mi piace stare in compagnia. In città siamo tantissimi e pensa che soltanto in questo piccolo parco siamo in 15. Riesci a riconoscerci tutti?